Ma non è adeguatamente efficace contro la degenerazione cognitiva e capace di sortire un qualche effetto apprezzabile sul quadro cognitivo solo su sottogruppi di pazienti
Un vaccino sperimentale contro l'Alzheimer - AADvac1 - è risultato sicuro e ben tollerato ma ancora non adeguatamente efficace contro la degenerazione cognitiva e capace di sortire un qualche effetto apprezzabile sul quadro cognitivo solo su sottogruppi di pazienti. Lo rivelano i risultati di una sperimentazione clinica di fase 2 condotta da Petr Novak di AXON Neuroscience CRM Services SE, a Bratislava. Riportato sulla rivista Nature Aging, lo studio ha coinvolto 196 pazienti con Alzheimer in forma lieve, a parte dei quali è stato somministrato il vaccino. AADvac1 istruisce il sistema immunitario del paziente a combattere gli accumuli di proteina tau, una delle molecole sospettate di essere implicate nell'Alzheimer o almeno in una parte dei casi. La speranza degli esperti è che ripulendo il cervello da Tau, si possano prevenire i danni neurali tipici della malattia, quindi la neurodegenerazione, nonché l'inesorabile calo cognitivo che ne consegue.
A svilupparlo i ricercatori della Duke University. Incoraggia il sistema immunitario a colpire una porzione della superficie del virus che è meno variabile
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